Libera considerazione

Che il tema dell’alimentazione sia sulla bocca di tutti è cosa risaputa, anche troppo. I consigli su come avere e perseguire una sana alimentazione sono all’ordine del giorno, e il fatto che un miglioramento nell’atto dell’alimentarsi sia un punto di partenza per un risanamento  dello stile di vita è cosa quasi ovvia.

Alimentarsi è per l’uomo sia un fenomeno fisiologico che sociale: soddisfa le esigenze fisiche del corpo ma anche e in misura altrettanto importante le esigenze edonistiche; ciò che si mangia e come si mangia è frutto di scelte e come tutte le scelte, conseguenza di fattori ambientali, educativi, personali ed emotivi.

Per migliorare l’alimentazione, per migliorare lo stile di vita e per prevenire le malattie del “benessere” occorre sostanzialmente un grosso cambiamento; questo cambiamento deve necessariamente partire dalla mente e dalla volontà. Si deve sentire l’esigenza oltre che l’urgenza di CAMBIARE.

La volontà di cambiare verso un netto miglioramento per essere reale e duratura, e non frutto di mode passeggere o di semplici vanità, deve nascere dalla consapevolezza che non è importante “apparire quanto piuttosto essere”. Cosa voglio dire? Intendo che la Salute ed il Benessere (inteso come buon funzionamento di ogni parte del nostro corpo e della nostra mente) sono fattori che nascono all’interno del corpo, sono conseguenze di un equilibrio all’interno del corpo, e non immagini riflesse allo specchio della vanità.

L’equilibrio del corpo è soggettivo; può seguire delle linee guida valevoli per la maggior parte della popolazione, ma è di fatto proprio dell’individuo che lo persegue.

L’equilibrio è una continua oscillazione tra vari “squilibri”, è dinamico; per questo, prima di affrontare qualunque regime alimentare è doveroso studiare e conoscere la persona, la sua vita, i suoi gusti, le sue scelte, la sua storia, il suo background. Ci vuole tempo, costanza e pazienza.

Ci vuole volontà ed apertura.

Ogni cambiamento degno di tale nome inevitabilmente richiede un tempo che non è quantificabile a priori ed è soggettivo; deve passare attraverso varie tappe, alcune delle quali possono all’apparenza non avere risultato. Richiede sacrificio ed è per questo che sarebbe ora di smettere di credere a chi vende il “tutto e subito e a facile costo”!

La buona qualità della vita è un obiettivo troppo importante per non accettare di fare qualche sacrificio; sacrificio che poi viene in ogni caso ricambiato con l’ottenimento di un corpo e di una mente non solo in grado di affrontare e prevenire malattie gravi, ma anche i cambiamenti naturali nella vita di ciascun individuo con un’ energia rinnovata.

 

Dott.ssa Bisi Elena Maria