Autismo ed alimentazione

ALIMENTAZIONE E AUTISMO:

UN REALTA’ DIFFICILE?

 

Partendo dalla definizione del corpo come un insieme armonico, dove ogni sua componente è in grado di autogestirsi ed equilibrarsi purché adeguatamente supportata da un corretto introito di cibo e da un corretto comportamento alimentare, si arriva a comprendere come la fase del “riconoscimento” ed assimilazione del cibo sia complessa e delicata. In condizioni fisiologicamente normali, questo processo di assimilazione scorre in maniera sostanzialmente fluida, coinvolgendo (come tutti i processi biologici) sia il corpo che la mente; esistono però delle aberrazioni che coinvolgono soprattutto il tratto intestinale e che rendono difettoso questo meccanismo. Tali patologie o, come meglio dire, “reazioni avverse”, sono suddivisibili in due categorie: le Allergie alimentari e le Intolleranze alimentari.

Trattando nello specifico delle Intolleranze, queste sono definibili come processi di intossicazione dell’organismo, quindi processi che incorrono anche dopo un certo lasso di tempo dall’ingestione del cibo e sono per lo più causate da uno scorretto funzionamento della barriera intestinale e quindi un’assimilazione parziale e difettosa dell’alimento.

Nell’Autismo si possono verificare fenomeni di Intolleranza alimentare che coinvolgono il Glutine: si assiste ad una digestione incompleta delle proteine del grano con conseguente “avvelenamento” dell’organismo che contribuisce in misura notevole ad aggravare il quadro clinico, psicologico, immunitario e gastrointestinale dell’Autistico.

La soluzione al problema è e rimane un regime alimentare PRIVO DI GLUTINE: un cambiamento nel proprio comportamento alimentare che richiede tempo e pazienza, anche in considerazione del fatto che spesso la primissima fase di una dieta senza glutine origina un effetto contrario rispetto alle aspettative, a causa di una vera e propria “crisi di astinenza” dovuta proprio alla privazione delle sostanze derivanti dalla digestione parziale del glutine e che agiscono come narcotici.

Un regime alimentare di questo tipo, dove vengono a mancare dei cibi che sono ormai da tempo considerati parte integrante del nostro vivere, per quanto possa sembrare tanto restrittivo, di fatto non lo è.

Gli Alimenti senza Glutine esistono e sono molti e moltissimi sono di uso comune. La parola chiave per superare la sensazione di restrizione è VARIETA’.

Varietà da un punto di vista Nutrizionale, imparando ad usare tutti gli alimenti a disposizione, nella maniera più corretta e più vasta possibile, per poter garantire un corretto introito di nutrienti, prendendo da ciascun gruppo alimentare ed evitando la monotonia “nutritiva”, imparando a saper usare e scegliere prodotti naturalissimi e innocui.

Varietà da un punto di vista “mentale” imparando a “giocare” e “creare strategie” in una realtà difficile come l’Autismo grazie alla possibilità di spaziare nella Tavolozza dei colori a tavola, sfruttando la classificazione per colori degli Alimenti.

Ecco allora che da una situazione limitante si può crescere, imparando e facendo proprie delle semplicissime regole che costituiscono un corretto comportamento alimentare ed un corretto stile di vita valevole per ciascuno, anche per coloro che sono considerati fisiologicamente sani.

 

Biologa Nutrizionista: Dott.ssa Bisi Elena Maria